giovedì 8 novembre 2012

Visentin é un uomo solo. L'implosione del centrodestra siracusano

Roberto Visentin

Ce l'ha, chiaramente, con quello che é il suo partito. Il Popolo delle Libertà siracusano, quel che rimane di Bellucci, Prestigiacomo ed Assenza. Dopo ben 4 anni e mezzo di legislatura da Sindaco, Roberto Visentin si accorge che non gode dell'appoggio del PDL e ne chiede le scuse per avere la scusa di andarsene. A sentire l'intervista, rilasciata in esclusiva a Siracusanews.it, che sotto condividiamo, questo si capisce. Un Sindaco che ha finalmente sciolto la lingua per dire le cose come stanno. 
Giuseppe Assenza
Un' analisi del voto, in tempi politici e non in quelli attuali, si sarebbe fatta nel chiuso di una Segreteria provinciale, non sui giornali com'é avvenuto, e sta continuando ad avvenire, da due giorni a questa parte, col Sindaco Visentin vittima del "fuoco amico" sulle colonne dei quotidiani, additato come corresponsabile della debacle siracusana del centrodestra, e del PDL in particolare, che ha visto i maggiorenti aretusei, dopo campagne elettorali in pompa magna, megacartelloni, milioni di fac simile, presidenze di enti economici e lustri da assessore comunale, arrivare a risultati elettorali da prefisso telefonico. I 1951 voti di Giuseppe Assenza, col suo motto "cambiare si può", pesano come un macigno sul coordinamento provinciale del partito. Bellucci, Prestigiacomo, Alicata e tutto il quadro dirigente attuale é pronto ad essere bombardato dall'armata vinciulliana che gongola dopo il risultato elettorale del Professore, rieletto con 7780 voti dopo aver resistito allo tsunami grillino.
Roberto Di Mauro
Ma, si sa, oggi le segreterie non funzionano più. La politica si fa sui giornali, con l'accondiscendenza o meno del giornalista che interpreta il pensiero del politico di turno, e sui social network. Così via su Facebook, twitter e dovunque a dire che il Sindaco Visentin ha votato per Pippo Gianni, ras di Cantiere Popolare in Sicilia che, eletto all'ARS, lascerà il suo seggio romano alla nipote di Domenico Sudano. E via con le smentite e le prese di posizione ufficiali. No, il Sindaco non ha votato per Pippo Gianni, tuona Aloschi, capogruppo vicario del PID in Consiglio Comunale; ma a proposito, se lui é vicario, quanti capigruppo ha il PID in Consiglio Comunale? E poi Romeo, che sul giornale di stamattina getta, da capogruppo del PDL, acqua sul fuoco. Alle spalle una resa dei conti ben più pesante di quanto appaia. Sia all'interno del PDL con Sorbello e Di Mauro (l'ex Assessore del PDL che poi passò in Forza del Sud per poi tornare al PDL quando Bufardeci lasciò la maggioranza), entrambi rei, quasi confessi, di non avere lavorato per la lista del partito di Berlusconi alle appena trascorse elezioni regionali, e per questo indegni di occupare un posto in Giunta, secondo la componente vinciulliana del PDL, che non gliele manda di certo a dire. Con Forza del Sud che non é riuscita a fare spiccare nuovamente il volo a Titti Bufardeci verso l'ARS, nonostante le associazioni venatorie e quelle sportive. Con il PID alle prese con una resa dei conti interna che, pare, vedrà definitivamente divise le strade politiche dello Zio (Pippo) e del nipote (Michele), già pronto a gettarsi a capofitto in un nuovo progetto per la Città, che parta dal basso. Si può fare. E se lo dice lui non rimane che crederci. Risultante di tutto ciò é Visentin, un pò parafulmine, un pò cappone che va verso il Natale (non certo Latina).
I siracusani, comunque, continuano a non essere appassionati da queste scelte. Agli abitanti di questa disgraziata Città non interessa se il Sindaco Visentin é stato costretto a subire l'uscita del FLI e dell'UDC, ma interessa solo essere amministrati. Semplicemente godere di un'amministrazione oculata. Tutto il contrario di quello che é successo in questi quattro anni e mezzo, con un'Amministrazione comunale che sembra vivere su Marte ed ignorare totalmente i problemi della Città.  Siamo a fine legislatura e ci troviamo con un pugno di mosche in mano. Avrei apprezzato Visentin se, invece di "fare politica" come lui ha detto durante l'intervista, avesse illustrato i risultati raggiunti dalla sua amministrazione dopo 4 anni e mezzo. Risultati che non riguardino gli stipendi dei dirigenti strapagati, le scellerate scelte urbanistiche, le mancate scelte in tema di igiene e trasporti, ed il motivo per il quale lui pretende di continuare a fare il Sindaco, dopo un fallimento politico durato tanto per Siracusa, di quale egli é corresponsabile solidalmente col cartello elettorale che lo ha appoggiato anche per un solo minuto della sua azione politica.
Il mio, personale, pensiero sul politico Visentin é notorio. Sarei disposto a rivederlo solo se avesse il coraggio, come ebbe a suggerirgli qualche tempo fa Michele Mangiafico, di azzerare la Giunta Municipale, chiamando ad amministrare dei veri tecnici e non dei politici travestiti da tecnici. Sebbene tardivamente, sarebbe una dimostrazione d'amore per Siracusa. Ciò che finora é mancato. La forza di gettare il cuore oltre l'ostacolo. La determinazione di passeggiare per la Città e sentirne i problemi per cercarne le soluzioni. Un nuovo modo di intendere la carica cui i siracusani lo hanno eletto. Ma il centrodestra, in testa Pippo Gianni, non vuole. Anche questo é notorio.
Giovanni Di Lorenzo

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